A soli 28 anni muore Isabelle Caro, la modella da diversi anni malata di anoressia e protagonista della campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani, nella quale venne ritratta come esempio della devastazione fisica di questa terribile malattia. Le fotografie fecero molto scalpore ma non mutarono in alcun modo l’ approccio del mondo della moda e della comunicazione globale all’ immagine della donna esposta al pubblico; la scomparsa a Tokyo il 17 novembre di Isabelle, completamente dimenticata dopo le foto shock ne è la chiara dimostrazione. Non è morta una modella, non è morta un’ attrice, non è morto un simbolo, è morta una donna la cui condizione patologica è servita come trampolino di lancio per alcuni e come fonte di polemiche sterili per altri. Al momento della morte la Caro pesava meno di 30 chili. Oliviero Toscani, autore della campagna pubblicitaria ha commentato così la notizia, giunta solo oggi, della morte di Isabelle Caro:"Purtroppo non ho un bel ricordo di Isabelle Caro, era una ragazza molto malata, prima nella testa che nel corpo".
Già in una nostra piccola inchiesta sull’ eccessiva ed incontrollata presenza sulla rete di blog e siti a favore dell’ anoressia avevamo trattato questo argomento, quindi ci preme ribadire con forza e convinzione che chi soffre di disturbi alimentari deve rivolgersi ad un medico perché a 28 anni non si può morire semplicemente perché il mondo pensa con assurda banalità che l’ anoressia sia sinonimo di bellezza, moda, successo….. Speriamo ancora che altre persone che sono nella stessa condizione di Isabelle, prima di essere considerate modelle e attrici vengano considerate persone da sostenere ed aiutare perché a 28 anni non si può morire di abbandono.
Isabelle Caro è stata usata per il problema, ma poi è stata abbandonata al suo problema.