domenica 28 novembre 2010

“ANA DEVI MORIRE” : il viaggio agghiacciante nei siti a favore dell'anoressia

Loro si definiscono Pro-Ana, ossia a favore dell’anoressia, spesso sono adolescenti;  gestiscono blog molto seguiti ed entrare per chiedere o commentare come persone che non inneggiano a questa malattia è impossibile, perché si viene criticati, attaccati ed in alcuni casi insultati. Chi è Ana? Ana è l’anoressia;  loro la chiamano così con la “A” scritta in maiuscolo, come fosse il nome di un’amica, di una compagna di banco, ma in realtà è il nome di una malattia mentale  e fisica che porta alla morte ,nella maggior parte dei casi per infarto dopo che il corpo ha divorato il resto dei muscoli. Cosa abbiamo provato quando siamo entrati su questi blog? Sgomento e paura. Ci sono le foto di come queste ragazze  vorrebbero essere, foto di donne famose o meno,  magrissime, ci sono le diete che vengono seguite per dimagrire, quasi nulla in realtà, ci sono poesie e dediche per “ANA” e soprattutto c’è quella  che oserei definire una follia collettiva nell’esaltare una condizione mentale distruttiva. Coloro che frequentano questi blog sono nella maggior parte dei casi ragazze e giovani donne tra i 15 ed i 25 anni, compatte, unite, conformate, settarie che si aiutano a vicenda a perpetrare questa terribile tortura sui propri corpi attraverso consigli su cosa non mangiare, su come vestirsi, sulle canzoni da ascoltare per non mangiare; la cosa più grave secondo la nostra opinione di esseri umani e non di medici specializzati, è che su questi blog viene consigliato anche l’ uso e l’abuso di farmaci anoressizzanti, ossia quei farmaci che forzano la perdita di peso. E’ scandaloso e pericoloso che le autorità non eseguano un monitoraggio costante sull’ esistenza e l’ accesso da parte dei minori a questi siti. Quello che abbiamo letto ci ha particolarmente colpiti per  l’ effetto violento che alcuni messaggi  possono esercitare su soggetti affetti  da una patologia mortale che deve essere curata e trattata in ambienti protetti. Vi riportiamo solo alcune di queste frasi  che ,sottolineiamo, sono ovviamente estrapolate dal contesto:
Ana è la mia unica amica
Ana è il mio unico Dio
Ana mi ama più di mia madre
Ana perdonami, ti ho tradito ho mangiato
Oggi non sono riuscita a vomitare
Addirittura su un blog americano si suggerisce alle visitatrici la pratica di ingoiare ovatta imbevuta d’ acqua per placare la fame!
Noi non vogliamo in nessun modo suggerire che la libertà di espressione vada  limitata,  ma siamo convinti che questa non sia libertà di espressione; chiedere aiuto è libertà di espressione, unirsi per guarire è libertà di espressione, comunicare un disagio è libertà di espressione. Cosa differenzia questi blog da un ipotetico sito che trasformi il cappio al collo con il quale suicidarsi in un consiglio, in un amico o in una pratica da vivere insieme?. La libertà di opinione e di pensiero è tale fintanto che ciò che viene espresso è reale e soprattutto frutto di riflessione personale e la verità è che “Ana” non è:
L’amica di un adolescente in crisi
Il rimedio di una persona che ha problemi psichiatrici
Una filosofia di vita che conduce alla felicità
Una moda a cui aderire
Uno strumento di aggregazione
Un modo per non sentirsi soli……..ANA non esiste, come non esiste alcuna personificazione delle malattie.
Noi chiediamo aiuto per le persone che comunicano attraverso questi siti e  per coloro che possono accedervi ed il primo aiuto è chiuderli. Poiché spesso viene sottoposto all’attenzione pubblica  il problema dell’accesso non controllato ad Internet soprattutto da parte dei minorenni, è nostra premura affiancare al problema della pornografia, della pedofilia e degli altri usi distorti della comunicazione virtuale, anche quello dell’anoressia; siate coscienti che intorno a voi esistono queste realtà che pure nella esposizione di Internet restano pur sempre realtà silenziose

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