LA VISIONE DEL VIDEO POTREBBE DISTURBARE
Adrian Sobaru , rumeno di 40 anni si è buttato dal balcone principale che si affaccia sull’androne del il parlamento di Bucarest, per protestare contro il primo ministro Emil Boc. L'uomo, che lavora come elettricista in una televisione pubblica si è lanciato urlando a squarciagola: «Boc, hai usurpato i diritti dei bambini», almeno così hanno riferito i giornalisti che erano presenti alla seduta. Dopo un salto di sette metri, Sobaru si è procurato varie fratture al cranio e al resto del corpo, ma non dovrebbe essere più in pericolo di vita. Secondo i media l'uomo è padre di due figli , di cui uno autistico. A causa delle misure restrittive adottate dal governo a luglio scorso, la famiglia avrebbe perso una parte degli aiuti per le cure del bambino; questo il motivo del gesto estremo. Per ora non sono arrivate dichiarazioni ufficiali, salvo quelle relative allo stato di salute, da parte del Governo. Questo video, che sta facendo letteralmente il giro del mondo, manifesta le gravi condizioni in cui versano le categorie sociali più deboli, costrette a gesti estremi per farsi sentire. Speriamo che il gesto di questo padre, così eclatante e così sconsiderato, produca degli effetti "positivi" per il futuro di quelle famiglie che non possono più contare sui sussidi governativi.
Cara Carolina purtroppo per i bambini rumeni già -in tempi "normali"- la situazione era, ed è tragica. Posso comprendere la disperazione di quel poveretto,ma non la giustifico in quanto ha privato la famiglia del minimo sostegno che le procurava il suo stipendio. Ha aggiunto il peggio al male. Comunque mi auguro che un gesto così eclatante possa ottenere il risultato di un ravvedimento di quel governo affinchè possa rivedere le leggi che riguardano l'infanzia.Ciao. Antonio. P.S. Posso aggiungere una poesia che riguarda i bambini? - BREFOTROFIO-
RispondiEliminaQuanti bimbi soli e tristi
senza mamma e sen'amore
hanno il volto del dolore
come immagini del Cristo.
Un bambino piange e prega
la Madonna ai piè del Figlio...
forse il suo dolore sfoga
per aver fede e consiglio.
Dai singhiozzi del bambino
calan lacrime e dolore
mentre a lui io m'avvicino
piange in croce il Creatore.
Da quell'anima innocente
calda sento una preghiera,
rotta a tratti da un lamento,
e chi ha cuore può sentire:
-Buon Gesù voglio una mamma
una mamma vera e cara...
buona e dolce sol per me...
che mi tenga sul suo cuore!
Anch'io voglio un focolare
un po' d'amore e di bontà!
Quì fratello mi è il Dolore
e Sorella Severità!-
Pag.27 di "Gridi d'amore e di libertà" di Antonio Di Casola - Trecase (NA).