Tra pochi giorni anch’io dovrò morire
E allora redigo testamento
Che in realtà per chi dovrà venire
Son le mie scuse e pentimento
Lascio l’ Aquila così com’è
Come se tutto fosse crollato ora
Ti chiedo “pensaci te”
Fà che ritorni la città che era
Lascio Napoli nella monnezza
Anche se a mio nome
Qualcuno aveva fatto una promessa
di trovar la soluzione
Lascio lo stesso identico Governo
Lì, però io ho tentato
Ma servirebbe il Padre Eterno
Perché un politico non sia comprato
Lascio però anche un nuovo gioco divertente
Si chiama bunga bunga, servono escort, mignotte ed un divano
Ci può giocar solo la classe dirigente
Ma piace anche al popolo sovrano
Lascio il tanto usato dossieraggio
Ma credo sia solo un fenomeno di passaggio
Lascio qualche messaggio cablato ancor da palesare
Per stupir chi ancor ritiene ci siano cose da svelare
Lascio Ministre e calendari
Scegli poi tu cosa farle fare
Lascio il sogno di un’ economia che spicchi il volo
Ma davanti ai disoccupati ed ai precari ti lascio solo
Ti lascio un po’ di esercito in missione di pace
Ma qui fai come tutti e sii audace
Annuncia subito il ritiro immediato
E poi scarichi al 2012 e al suo mandato.
Ti lascio un nuovo fenomeno televisivo
Quello dove l’orrore diventa divo
E la nuova moda di chiamare gli assassini
Con nomignoli famigliari e simpatici diminutivi
Ti lascio pure un Terzo Polo
Ma ancora non è chiaro il suo ruolo
Ti lascio qualche crollo a Pompei
E non è colpa di nessuno, sarà colpa degli dei
Ti lascio alcune cose di cui è inutile parlare
Perché tanto nessuno le sta a sentire
Sappi solo che la legge per tutti non è più uguale
Ma la gente ancor deve capire
Caro 2011 ti lascio infine un consiglio fraterno
Se ti accusano di non cambiare niente
Fai come qualsiasi governo
Dai la colpa all’anno precedente.
Redazione Il Coro
Redazione Il Coro
Cara Carolina, Buon Anno! Sicuramente il tuo blog è di estrazione SOCIALISTA per cui mi piace trascriverti una mia poesia che sta a pag.67 della mia raccolta "Gridi d'amore e di libertà"-anche a riscontro del tuo "testamento". LA STELLA -
RispondiEliminaVedo una stella
brillare nel cielo
ch'è rosso stasera
come un bacio d'amore!
La stella non piange
ma ironica occhieggia
e sorride alla terra,
avvolta in bacucchi
di stracci di lana,
di mode passate!
- Svegliati terra!-
sembra che dica
col tremolio
delle sue punte.
Or mi sorride
la stella che brilla
nel cielo rosso
come bandiera
che sventola pigra...
per mancanza di vento!
La stella d'oro
col suo tremolio
bacia la terra
dal rosso cielo,
veglia i garofani
del mio giardino, vulcani di sangue
ch'eruttano all'alba
del rosso mattino...
che già s'avvicina!
(Almeno così pensavo negli anni 80. Infatti la raccolta è stata pubblicata nel febbraio 82).Allora pensavo di poter contribuire a formare una grande sinistra UNITA, EPURATA, DEMOCRATICA E PULITA, ma i grandi sogni si infrangono sugli scogli di un mare di IPOCEISIA, di EGOISMO E DI MALAFFARE che sono le tre cose che maggiormente caratterizzano la politica dei giorni nostri. Un abbraccio. Antonio.
Acuta Carolina e sognatore Antonio....comunque bellissime parole!!
RispondiEliminaBrava Carolina è proprio cosi,amaro e triste ma è cosi,ciao.
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