Anche se oggi vengono generalmente considerate una frangia dell'estrema destra, le confraternite del Ku-Klux-Klan esistono solo come gruppi molto isolati e dispersi che contano probabilmente non più di qualche migliaio di membri, nella società americana
Il credo del Ku Klux Klan
Questo era il "Credo" che veniva letto ai nuovi adepti durante la cerimonia di iniziazione: Il Ku Klux Klan è stato creato per rigenerare il nostro sventurato paese e per riscattare la razza bianca dall'umiliante condizione in cui è stata recentemente precipitata dalla nuova repubblica. Il nostro principale e fondamentale obiettivo consiste nel mantenimento della supremazia della razza bianca in questo paese. La storia e la fisiologia ci insegnano che noi apparteniamo ad una razza che la natura ha gratificato con una evidente superiorità su tutte le altre razze, e che il Creatore... ha inteso affidarci un dominio sopra le razze inferiori... Questa nostra America è stata fondata dalla razza bianca e per la razza bianca, e ogni tentativo di trasferire questo controllo sulla nazione a favore di razze inferiori come la negra, va palesemente contro il volere divino e costituisce una violazione della Costituzione... L'uguaglianza sociale dovrà dunque essere bandita per sempre, perché essa rappresenta un passo pericoloso verso l'uguaglianza politica o, peggio, verso i matrimoni misti e la produzione di una sottospecie di bastardi e di degenerati... (I documenti terribili, Mondadori 1973).
Ciao Carolina, Buon Anno a te ed ai tuoi cari, il coro compreso! Ir ora ho parlato di apartheid sul blog di Tisbe e le ho scritto che durante i disordini razziali negli U.S.A., scrissi un poemetto intitolato "Odissea negra" e vedo che calzerebbe a pennello sotto al pupazzo da te pubblicato. Comincia così " Dai villaggi della verde foresta/da vile bianca brama profanata/con forza la tua gente fu strappata,/percossa e offesa da stridente frusta,/nel fondo della stiva caricata/d'una rapace nave e inca<tenata/ai crudi avidi ceppi di murata,/ da inique bianche mani e torturata./ L'odi ed il pianto son vani o stregone/che già la nave con prora e timone/volti a raggiungere bagni di pene/avvolge dell'ancora le catene!...." (Da pag.13 a pg.16 della mia raccolta intitolata "Gridi d'amore e di libertà" pubblicata nel 02/82). Un abbraccio. Antonio. P.S. Lasciami un segno del tuo cortese passaggio sul mio blog. Grazie. Ciao. A.
RispondiElimina