Quando l’ombra t’avrà per sempre avvolta,
e nel sordo marmo avranno impresso il tuo volto,
quando avrai ,perpetuo, lo stesso moto
e sul cuore cavo dormiranno le larve;
quando da te rifuggirà il respiro
ed attonita serrerai le labbra
quando plumbee le dita lambiranno il legno
e pietra ti si muoverà nelle arterie;
quando,ogni ora, marchierà una privazione
ed i sensi ostinatamente ti inganneranno
quando lunghe ombre affolleranno il tuo covo
e incapace e folle sarà il tuo urlo;
quando l’aria affliggerà la tua carne
e l’acqua ti sarà ostile nemica
quando la terrà comprimerà le ossa
e bianco e pallido sarà il fuoco che cederai;
quando ogni cosa accanto a te si indebolirà
e la cenere si insinuerà nelle tempie
quando la polvere scaverà le orbite
e le tarme divoreranno i biondi capelli;
quando l’ultima disperata difesa del tuo corpo
sarà inghiottita nelle gola della lastra
ed infine ingrasserai l’ avido tuo ospite
allora udrai ,come grancasse, i miei passi,
esultanti al di sopra del tuo estremo asilo
e la vita cha ha in me dimora
la sua sola sembianza, la sua sola memoria
disperderà il putrido concime
ai neri vermi del rimpianto.
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