lunedì 15 novembre 2010

Radio Vaticana e l' esplosione della bomba atomica

"Sconvolgenti" questa è la definizione data dai comitati cittadini ai risultati dell' incidente probatorio svoltosi su richiesta della Procura della Repubblica di Roma nel procedimento contro i vertici di Radio Vaticana. L' accertamento condotto da Andrea Micheli dell' Istituto Nazionale dei tumori di Milano ha evidenziato la relazione "coerente, importante e significativa" tra il rischio di leucemia, linfoma e mieloma e la lunga esposizione residenziale ai ripetitori dell' emittente fino a 12Km di distanza. Inoltre il perito ha illustrato che "L'eccesso di rischio è clamorosamente alto. L'effetto è molto importante e non può essere dovuto al caso. I risultati ottenuti sono assolutamente impressionanti. Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana". Ed infine conclude dicendo "«Non si può non pensare che lì sia successo qualcosa di importante per la vita di quelle persone, che non è spiegabile con altra causa che non siano le emissioni della Radio Vaticana. I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone hanno abitato nella loro vita e questi bambini hanno abitato nel loro periodo di vita. Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zone che hanno subito gli effetti dell'esplosione di una bomba atomica". Ovviamente il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord pretende "l'immediata sospensione delle trasmissioni della Radio Vaticana e la sua delocalizzazione in un luogo in cui non possa accrescere il rischio di morte e di malattie per gli esseri umani, oppure l`abbandono totale di questa obsoleta tecnologia in favore della diffusione satellitare dei propri programmi radiofonici». Inoltre si richiede «limmediato blocco del rilascio di concessioni edilizie nel territorio oggetto di indagine".

Fonte: CORRIERE DELLA SERA

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