domenica 14 novembre 2010

Gesù Cristo concede a li Romani er Chi se ne frega

Come e quarmente Nostro Signore Gesucristo s'imparò a conosce e poi concesse a li romani de Roma er "chi-se-ne-frega"

Un giorno mentre Gesucristo se n'annava a spasso a spasso pe' Roma, leggenno er breviario, incontrò un omo che lo fermò, e je fece, dice:
-Padre, grazia.
-Che vè s'è sciorto? Che volete?
-"Tutto pe' noi"
-Ve sii concesso.
Dopo poch'antri passi, n'incontrò un artro.
Padre grazia.
-Che volete?
-"Tutto pe' noi"
-"Tutto pe' noi" già se lo so preso li preti.
-Allora voressimo li quatrini.
-Ve sii concesso.
Fatti pochi antri passi incontrò un antr'omo e puro lui je fece, dice:
-Padre, grazia.
-Che volete?
-Tutto pe' noi
-Se lo so' preso li preti.
-Allor li quatrini.                                                                                         
-Se li so presi li signori.
- Pazienza.
-Ve sii concessa.
-Nun fa antri du' passi, ch'incontra un antr'omo, che je fa, dice:
-Padre, grazia.                                                                                         
-Auffa! Che volete?
-Tutto pe' noi.
-Se lo so' preso li preti.
- Li quatrini.
-Se li so presi li signori.
- Pazienza.
-Se la so' presa li frati.
- E Chi se ne frega?
- Ve sii concesso.
E da quella vorta in poi, mo so' millenovecent'anni e passa, che pe' concessione de nostro Signore Gesucristo ( che l' ha imparato da noi), nojanri romani de Roma ciavemo quer benedetto " chi-se-ne-frega?" che, voi o nun  voi , si nun antro ce da' de le gran belle e brave soddisfazzione, sibbè che so' soddisfazzione un po' magrucce perchè a forza de dì chi se ne frega, fregati ce semo stati, ce semo e ce resteremo sempre! 


Tratto da " Tradizioni Popolari Romane" Giggi Zanazzo Vol.v Ed.Staderini


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