giovedì 30 dicembre 2010

La morte della donna simbolo dell' anoressia

A soli 28 anni muore Isabelle Caro, la modella da diversi anni malata di anoressia e protagonista della campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani, nella quale venne ritratta come esempio della devastazione fisica di questa terribile malattia. Le fotografie fecero molto scalpore ma non mutarono in alcun modo l’ approccio del mondo della moda e della comunicazione globale all’ immagine della donna esposta al pubblico; la scomparsa a Tokyo il 17 novembre di Isabelle, completamente dimenticata dopo le foto shock ne è la chiara  dimostrazione. Non è morta una modella, non è morta un’ attrice, non è morto un simbolo, è morta una donna la cui condizione patologica è servita come trampolino di lancio per alcuni e come fonte di polemiche sterili per altri. Al momento della morte la Caro pesava meno di 30 chili. Oliviero Toscani, autore della campagna pubblicitaria ha commentato così la notizia, giunta solo oggi, della morte di Isabelle Caro:"Purtroppo non ho un bel ricordo di Isabelle Caro, era una ragazza molto malata, prima nella testa che nel corpo".
Già in una nostra piccola inchiesta sull’ eccessiva ed incontrollata presenza sulla rete di blog e siti a favore dell’ anoressia avevamo trattato questo argomento, quindi ci preme ribadire con forza e convinzione che chi soffre di disturbi alimentari deve rivolgersi ad un medico perché a 28 anni non si può morire semplicemente perché il mondo pensa con assurda banalità che l’ anoressia sia sinonimo di bellezza, moda, successo….. Speriamo ancora che altre persone che sono nella stessa condizione di Isabelle, prima di essere considerate modelle e attrici vengano considerate persone da sostenere ed aiutare perché a 28 anni non si può morire di abbandono.
Isabelle Caro è stata usata per il problema, ma poi è stata abbandonata al suo problema.



3 commenti:

  1. Sono rimasto scioccato da queste foto non le avevo ancora viste.
    Come si può arrivare a questo?
    Con chi si confidava questa ragazza?
    Dove era la sua famiglia?
    Dico io;se i modelli di qesta società sono qesti non bisogna mai e poi mai imitarli!

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  2. Non solo fare queste foto è stato un tragico errore ma persino il laconico commento del famoso fotografo
    dopo la morte della ragazza è scioccante e lascia intendere la pochezza intellettuale del personaggio Oliviero Toscani
    che non ha trovato niente di meglio da dire.
    Me lo ricordo quando andava tronfio nei salotti della TV a dire le cose più risibili come fossero perle di saggezza
    da confrontare con quelle di Confucio.
    Ma non ci hai mai spiegato chi e cosa sei caro Toscani. Forse un sognatore? Un idealista? Uno che pensa di cambiare il mondo
    inquadrandolo attraverso un obbiettivo fotografico?
    Forse hai pensato che si potesse salvare la vita ad una ragazza debole, facendone un simbolo?
    Realizzando delle gigantografie ed appendendole in giro per la città?
    O magari peggio, qualcuno che pensa solo ai suoi porci interessi cercando disperatamente di cammuffarli
    dietro ad imprese mediatico moraleggianti, per profittarne anche di più?
    Eh no. Salvare la vita alle persone caro mio è molto più difficile di così. Si vede che vieni da Marte.
    In certi casi nemmeno i genitori ci riescono o gli amici veri.
    Occorre poi che una persona voglia farsi aiutare altrimenti l'impresa è pressoché impossibile.
    (Solo tu non lo sapevi pur vecchio come sei! E chissà se ora lo hai imparato).
    Altro che uno che ti da una mattinata di lavoro anche se non ti reggi in piedi, fa qualche scatto e poi sparisce.
    Lasciandoti credere che sei una che può lavorare e fare delle cose quando ti trovi in quelle condizioni.
    No, il signor Toscani non è che l' ennesimo dei maledetti esteti integrali, un superficiale ricco e famoso che può permettersi di giocare con le vite degli altri.

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  3. leggete la sua autobiografia "La ragazza che non voleva crescere"....agghiacciante. Povera creatura vittima di sua madre a sua volta vittima della sua...allucinante

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