martedì 28 dicembre 2010

IL TESTAMENTO DEL 2010

Tra pochi giorni anch’io dovrò morire
E allora redigo testamento
Che in realtà per chi dovrà venire
Son le mie scuse e pentimento

Lascio l’ Aquila così com’è
Come se tutto fosse crollato ora
Ti chiedo “pensaci te”
Fà che ritorni la città che era

Lascio Napoli nella monnezza
Anche se a mio nome
Qualcuno aveva fatto una promessa
di trovar la soluzione

Lascio lo stesso identico Governo
Lì, però io ho tentato
Ma servirebbe il Padre Eterno
Perché un politico non sia comprato

Lascio però anche un nuovo gioco divertente
Si chiama bunga bunga, servono escort, mignotte ed un divano
Ci può giocar solo la classe dirigente
Ma piace anche al popolo sovrano

Lascio il tanto usato dossieraggio
Ma credo sia solo un fenomeno di passaggio
Lascio qualche messaggio cablato ancor da palesare
Per stupir chi ancor ritiene ci siano cose da svelare

Lascio Ministre e calendari
Scegli poi tu cosa farle fare
Lascio il sogno di un’ economia che spicchi il volo
Ma davanti ai disoccupati ed ai precari ti lascio solo

Ti lascio un po’ di esercito in missione di pace
Ma qui fai come tutti e sii audace
Annuncia subito il ritiro immediato
E poi scarichi al 2012 e al suo mandato.

Ti lascio un nuovo fenomeno televisivo
Quello dove l’orrore diventa divo
E la nuova moda di chiamare gli assassini
Con nomignoli famigliari e simpatici diminutivi


Ti lascio pure un Terzo Polo
Ma ancora non è chiaro il suo ruolo
Ti lascio qualche crollo a Pompei
E non è colpa di nessuno, sarà colpa degli dei

Ti lascio alcune cose di cui è inutile parlare
Perché tanto nessuno le sta a sentire
Sappi solo che la legge per tutti non è più uguale
Ma la gente ancor deve capire

Caro 2011 ti lascio infine un consiglio fraterno
Se ti accusano di non cambiare niente
Fai come qualsiasi governo
Dai la colpa all’anno precedente.



Redazione Il Coro

3 commenti:

  1. Cara Carolina, Buon Anno! Sicuramente il tuo blog è di estrazione SOCIALISTA per cui mi piace trascriverti una mia poesia che sta a pag.67 della mia raccolta "Gridi d'amore e di libertà"-anche a riscontro del tuo "testamento". LA STELLA -
    Vedo una stella
    brillare nel cielo
    ch'è rosso stasera
    come un bacio d'amore!
    La stella non piange
    ma ironica occhieggia
    e sorride alla terra,
    avvolta in bacucchi
    di stracci di lana,
    di mode passate!
    - Svegliati terra!-
    sembra che dica
    col tremolio
    delle sue punte.
    Or mi sorride
    la stella che brilla
    nel cielo rosso
    come bandiera
    che sventola pigra...
    per mancanza di vento!
    La stella d'oro
    col suo tremolio
    bacia la terra
    dal rosso cielo,
    veglia i garofani
    del mio giardino, vulcani di sangue
    ch'eruttano all'alba
    del rosso mattino...
    che già s'avvicina!
    (Almeno così pensavo negli anni 80. Infatti la raccolta è stata pubblicata nel febbraio 82).Allora pensavo di poter contribuire a formare una grande sinistra UNITA, EPURATA, DEMOCRATICA E PULITA, ma i grandi sogni si infrangono sugli scogli di un mare di IPOCEISIA, di EGOISMO E DI MALAFFARE che sono le tre cose che maggiormente caratterizzano la politica dei giorni nostri. Un abbraccio. Antonio.

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  2. Acuta Carolina e sognatore Antonio....comunque bellissime parole!!

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  3. Brava Carolina è proprio cosi,amaro e triste ma è cosi,ciao.

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