domenica 10 ottobre 2010

“Gentile signora sono il suo schiavo”. Dostoevskij e la roulette

F.M.Dostoevskij pubblica il romanzo “il giocatore” nel 1867,ma alcuni avvenimenti ivi descritti risalgono al 1863 quando, già gravato dai debiti, lo scrittore diviene vittima dell’ossessione per la roulette che lo accompagnerà e tormenterà per tutta la vita;in una lettera alla moglie descrive il piacere fisico provato puntando alla roulette. Il romanzo consegna a noi la vita interiore di un uomo
con una natura immediata, ma che non riesce a domare le proprie morbosità.

In uno scritto all’editore Dostoevskij descrive così il suo giocatore:” la sua caratteristica è che tutti gli impulsi vitali,tutte le sue forze,la sua inquietudine e il suo coraggio si riversano sulla roulette”.
Il protagonista vive in una cittadina chiamata Roulettenburg, nella quale agiscono e si muovono personaggi fugaci, inconsapevoli di essere trascinati dal grande scrittore russo in un gioco che li costringerà a perdere l’autocontrollo ed a mostrarsi sotto le spoglie del vero.

Solo un grande giocatore, come dostoevskij, poteva rendere la roulette lo scenario surreale per descrivere i suoi complessi e le sue contraddizioni; sì perché lo scrittore sa d’essere vittima di una passione ormai incontrollabile, nata dalla sua eterna lotta interiore tra se stesso e l’altro da sè, ma vi indugia consapevolmente facendo terminare il romanzo con la promessa del giocatore :”domani,domani tutto finirà”

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