La matrioska sembrerebbe nascere fra il XIX e il XX secolo dall' idea di Savva Mamontov. Questi era un facoltoso collezionista d' arte ed industriale che aveva dato vita al circolo artistico Abramzevzskii. Mamontov oltre ai suoi diversi laboratori artistici allestiti presso la sua tenta in campagna, dove riuniva pittori e artigiani, creò anche un laboratorio-negozio di giocattoli per bambini, in particolare bambole caratterizzate dagli abiti tradizionali dei villaggi russi. L'idea della matrioska nasce dopo che Mamontov vide una figura giapponese in legno che raffigurava il vecchio saggio del Buddhismo Fukurumu, ma all' interno poi vi erano altre quattro figure. Il passo allora è breve e la prima bambola viene costruita dal maestro Vasily Zvezdochkin ai primi del Novecento e si compone di otto pezzi. La bambola venne colorata da Maliutin illustratore di libri per l' infanzia che la "vestì" con un abito tradizionale locale e la chiamò Matrena, quindi madre. Nel 1900 la matrioska fu premiata e riconosciuta come simbolo della tradizione russa all' Esposizione Mondiale di Parigi. Dalla prima matrioska in poi queste bambole hanno comunque sempre narrato la storia della Russia.
Il viaggiatore incantato
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